Una notte di San Silvestro alternativa – Elisabetta racconta

Oggi lasciamo la parola  a due straordinarie volontarie che hanno voluto condividere con noi una bella esperienza partita da una loro iniziativa. Vi presento la prima: Elisabetta Costantino, volontaria dal 2005 in ABIO Verona.

“Ciao! Quest’anno ho passato un Capodanno diverso. Era già qualche anno che cercavo qualcosa di alternativo al solito veglione, cenone, festone ed avevo sempre scartato ABIO perché durante le festività restano solo i bimbi gravi ed allettati. Qualche giorno prima però, parlando con un paio di mamme che già conosciamo da tempo e con la mia nuova compagna di turno, è nata spontanea l’idea di passarlo con loro.
In poche ore abbiamo chiesto ed ottenuto, tanto che alle 21:00 del 31 dicembre eccoci qui in sala giochi della Pediatria di Borgo Trento – Verona. Rossana, che è bravissima con gli addobbi, ha portato festoni, lucette e palle colorare, io un po’ di musica e voglia di far festa. Qualcuno è rimasto con noi  fino alla mezzanotte (avevano davvero bisogno di un po’ di leggerezza), mentre ogni tanto passava qualche genitore piacevolmente stupito dalla nostra iniziativa, ma essendo soli con i bimbi a letto non potevano restare a lungo. Abbiamo festeggiato in modo pacato, un po’ di musica bassa, i fuochi visti dalla finestra, gli auguri e gli abbracci sotto al vischio.
E’ stata un’occasione per festeggiare anche il mio 12° anno in ABIO Verona.
Sono venute anche un paio di infermiere a farci gli auguri e sono state molto carine.
Diciamo che non abbiamo potuto ovviamente fare grandi cose, ma la felicità di Jonisa che ha potuto restare un po’ in compagnia e che abbiamo fatto ridere non poco (io e Rossana assieme siamo due sagome! e lei aveva davvero bisogno di un po’ di leggerezza) e di Elisa che ha potuto passare un paio d’ore diverse, hanno dato un senso nuovo a questo inizio anno.
A chi mi chiede perché faccio questo servizio da tanto tempo, io rispondo sempre che lo faccio per egoismo, perché alla fine quella che va a casa contenta, contenta del sorriso di un bimbo, dei ringraziamenti di una mamma o di un abbraccio per aver ascoltato un genitore, quella sono io!
Non facciamo grandi cose, ma quei piccoli gesti sono i più sentiti e spontanei, ed io nel reparto ritrovo finalmente un po’ di umanità: tutti intenti a correre e produrre, ci dimentichiamo quanto un sorriso o una parola possono fare, e, anche se sembra un paradosso, in un luogo come l’ospedale le persone, pur nella difficoltà, trovano una dimensione più vera.
Augurare buon anno ad una mamma che è in ospedale da mesi è di sicuro un’emozione intensa e forte. Questo volevo provare per una volta e questo è stato!
Grazie ABIO Verona!”

Elisabetta Costantino – volontaria in Pediatria – Ospedale “della mamma e del bambino” Verona

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